Ho chiesto a Chat GPT una mano per questo post. Le ho chiesto di scrivere mille parole sull’origine delle mimose come regalo per le donne l’8 marzo.
Conclusione: Chat GPT non cita una fonte d’informazioni manco a morire e francamente non sono neanche del tutto d’accordo con quel che riporta (letto non si sa dove), mi sembra piuttosto connotato e non neutrale.
Siccome però potrei soffrire di un pregiudizio stereotipico sugli androidi (o gindroidi, se assumiamo che Siri, Chat GPT, Alexa siano assistenti progettati non gender blind, ma con lineamenti digitali propri del costrutto culturale femminile) lascio a voi decidere se preferite le mie mille parole oppure le sue.
L'8 marzo è la Giornata Internazionale della Donna, una giornata in cui si celebra il progresso e la lotta delle donne per l'uguaglianza di genere.
Ahia, partiamo malino, sento già male alle definizioni e nomenclature. Qualcunə ha del Voltaren? Il nome nome ufficiale della ricorrenza è Giornata Internazionale dei diritti delle donne
👉 la giornata è stata istituita per canalizzare l’attenzione sui diritti
👉si dice le donne, plurale come gli uomini, non la donna nome collettivo come il gregge. Non siamo una specie protetta
👉il nome internazionale della ricorrenza è Women’s day, forse converrebbe tenerselo così per evitare traduzioni sdrucciolevoli
In molti paesi, è anche un'occasione per fare regali alle donne importanti nella propria vita, come le madri, le sorelle e le amiche.
Vero. Però ecco, non è mica il compleanno o la festa della mamma, è una ricorrenza politica. Ora, non dico di lanciarsi in cortei che tirano le uova contro i tetti di cristallo, però magari un regalo che fa bene anche alla società e mostra che chi acquista ha capito qualcosa dello spirito della giornata non sarebbe male. Qui trovi una lista con dei suggerimenti
Nel 1908, a New York, si tenne una manifestazione organizzata dal Partito Socialista d'America per rivendicare il diritto di voto delle donne e il miglioramento delle condizioni di lavoro. L'evento, noto come "Women's Day", attirò l'attenzione internazionale e presto venne adottato anche in Europa.
Vero. Occhio che però che non era l’8 marzo e non c’è stato nessun incendio. Le donne americane manifestavano perché volevano votare, più o meno come la signora Banks in Mary Poppins. https://www.internationalwomensday.com/Activity/15586/The-history-of-IWD
In Italia, la prima celebrazione ufficiale dell'8 marzo risale al 1922, quando il Partito Comunista Italiano organizzò una manifestazione a Roma. Nel corso degli anni, la festa dell'8 marzo è diventata sempre più popolare, fino a diventare una tradizione nazionale. Nel 1946, il governo italiano dichiarò l'8 marzo festa nazionale, ma solo nel 1977 fu istituzionalizzata come "Giornata Internazionale della Donna" dalle Nazioni Unite.
Mhm.. sì ma scritto così non è mica chiaro.
🗓️12 marzo 1922, Italia: prima celebrazione della giornata. Avviene anche per chiedere la pace rispetto alla Seconda Guerra Mondiale, sulla falsa riga di ciò che già avveniva in Germania e a Mosca. 🗓️La manifestazione di Roma invece (20.000 donne a Campo dei Fiori, l’8 marzo) era nel 1972, a meno di trent’anni dal diritto di voto concesso alle donne in Italia (in Nuova Zelanda accade quasi 100 anni prima, no words).
Nel 1977 l‘ONU consacra la giornata dell’8 marzo. Aggiorna bene la tua AI, Chat GPT: il nome della ricorrenza è : “Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle donne e la pace internazionale”. Il binomio donne-pace, per altro, mi sembra significativo e da non tralasciare.
Una cronologia chiara dei fatti: a questo link a cura di Rai cultura.
Ma perché le mimose sono diventate il fiore simbolo dell'8 marzo? La risposta risiede nella loro fioritura precoce, che cade proprio nei primi giorni di marzo. Inoltre, il colore giallo delle mimose simboleggia il sole e la luce, fattori che rappresentano la speranza e il rinnovamento. Inoltre, le mimose sono considerate un fiore molto delicato e femminile, il che le rende perfette per celebrare le donne.
🚨BEEEEEP! Allarme rosso, allarme rosso! Bias di genere! Chat GPT, chi te l’ha detto che il femminile è “delicato”? E perché un genere va “celebrato”? Non è una Messa!
Te lo dico io come stanno le cose. Le mimose le ha scelte una donna come simbolo politico.
Teresa Mattei, una delle 21 donne della Costituente, propone il fiore rude dell’inverno, economico e facile da trovare in natura, come bandiera per Lotto Marzo (no, non c’è errore di ortografia).
Vanity Fair riporta le sue parole: «La campagna nei dintorni di Roma profumava tutta di mimosa» (…) «Era il fiore che i partigiani regalavano alle staffette. Mi ricordava la lotta sulle montagne e poteva essere raccolto a mazzi e gratuitamente».
💡L’idea, insomma, era portare la parità di genere e lo spirito di collaborazione unitaria che aveva segnato uomini e donne contro la guerra anche in tempo di pace. Spoiler: non ha funzionato, non del tutto.
La tradizione di regalare le mimose come simbolo dell'8 marzo si è diffusa in molti paesi europei, come Francia, Spagna e Russia, ma anche in altre parti del mondo, come in Brasile e in alcuni paesi dell'Africa. Tuttavia, l'uso delle mimose come regalo dell'8 marzo non è privo di controversie. Alcune donne e gruppi femministi criticano l'idea che le donne possano essere rappresentate da un fiore e preferiscono enfatizzare l'importanza della lotta per i diritti delle donne. Inoltre, il fatto che le mimose siano spesso coltivate in serre o importate da paesi lontani solleva alcune preoccupazioni per l'impatto ambientale e sociale della produzione e del commercio dei fiori. È quindi importante scegliere mimose coltivate localmente e in modo sostenibile, preferendo ad esempio quelle che provengono da coltivazioni biologiche e da agricoltori equi e solidali.
No, scusa ChatGPT, vorrei correggerti: io non è che non mi sento rappresentata da un fiore; certo, preferisco un paio di Dr. Martens con i fiori disegnati sopra, però i tulipani, per esempio, mi rappresentano moltissimo.
Il fatto è che tra un fiore regalato 1 giorno su 365 insieme a 364 giorni di ipocrisia e discriminazione oppure un simbolo di impegno che duri il più a lungo possibile tu che cosa preferiresti? Meglio un diritto oggi o una sfiorellata domani?
Che poi, perché devo aspettare che qualcuno mi regali qualcosa? Non ho forse già diritto di guadagnare quanto un collega maschio di pari anzianità, bravura e mansioni? (azzeramento del gap) Oppure “me lo devono regalare” l’8 marzo?
La questione ambientale, infine, non è un mero greenwashing. Un po’ come il binomio donne e pace nel 1922, così facciamo che donne e sostenibilità sia il nuovo mantra, un secolo dopo. Vuoi/vogliamo farci un regalo? Regalaci/regaliamoci un simbolo.
👠Ricorda che se hai dei dubbi sulla veridicità delle informazioni, che leggi in questo blog o altrove in rete, puoi affidarti alla pluralità e autorevolezza delle fonti: biblioteche e libri, confronto fra quotidiani, periodici di settore, atenei, Google Scholar sono degli esempi. ChatGPT ha ancora un po’ di strada da fare.